La motivazione di tale scelta, davvero bizzarra, era legata alla presunta "grande tristezza ed angoscia" che il termine "Foibe" poteva evocare ai residenti. Alcune persone, con chiare motivazioni politiche, avevano promosso una raccolta firme per ottenere la modifica della denominazione. L'amministrazione comunale, forse ipotizzando che in giro per l'Italia vi siano intere vie dove le persone soffrano di crisi depressive a causa delle denominazioni che queste vie portano, aveva quindi deciso cancellare il termine Foibe dalla memoria dei cittadini castellani.
L'enorme clamore che ne seguì convinse invece l'amministrazione comunale ad un dietrofront., mantennendo l'originale denominazione. Non solo, ma si decise pure di promuovere la Giornata del Ricordo con l'esposizione 70 manifesti (lo stesso numero di quelli dedicati alla Giornata della Memoria).
Questi manifesti presentano un disegno tratto dall'immagine riportata sopra: una bambina che si prepara a lasciare la sua terra natale per un viaggio pieno di incognite; l'unica nota di colore è la bandiera italiana distesa sopra il carro.
La Biblioteca Comunale, oltre ad esporre uno di questi manifesti, si è preparata al 10 Febbraio proponendo in entrata una serie di letture sul dramma dei nostri fratelli istriani, giuliani, fiumani e dalmati.
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