domenica 28 giugno 2009

...a proposito della libertà d'informazione in Iran!

I nostri mezzi d'informazione, in sintonia con quelli del resto dei paesi filoamericani, in questo periodo sparano quotidianamente contro l'esito delle recenti elezioni iraniane, parlandoci di repressione nei confronti dei sostenitori del candidato "riformista" Mousavi.

Qualche giorno fa, in sordi, è trapelata nel Corriere della Sera la seguente notizia: "In giornata era attesa una manifestazione di studenti islamici pro-Ahmadinejad avanti all’ambasciata britannica a Teheran, poi annullata in quanto il ministero dell'Interno ha negato l'autorizzazione".
Come si vede la repressione avviene non nei confronti di un preciso colore politico, come e i nostri cari telegiornali vorrebbero farci credere, ma di chiunque tenti di turbare l'ordine pubblico.
Avviene ( o dovrebbe avvenire ) in ogni Stato degno di chiamarsi tale!

Si insiste molto anche sulla presunta inesistente libertà d'informazione.
L'altro giorno il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha invitato
«le autorità a rispettare i diritti civici e politici fondamentali, in particolare le libertà d'espressione, di riunione e d'informazione». Immediatamente il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran ha risposto «Ban Ki-moon, sotto l'influenza di alcuni poteri, sta ignorando la realtà delle elezioni in Iran e le sue critiche sono chiaramente in contraddizione con le sue mansioni. Costituiscono una chiara ingerenza nelle questioni interne dell'Iran».

Ci dipingono un'Iran represso nella cultura e nella libertà d'informazione.
Un piccolo esempio da come la realtà sia invece completamente diversa deriva dalla cartina geografica del download-day
promosso in occasione del rilascio di Firefox 3, attraverso il quale il celebre browser libero, alternativo a Internet Explorer, è divenuto il programma più scaricato in un solo giorno della storia. Da questi dati si scopre che l'Iran è il paese arabo con il maggior numero di scaricamenti (superiore quindi anche alla "europea" Turchia!) e che a livello mondiale si pone tra i primi (davanti, ad esempio, all'India, che dispone di una popolazione 17 volte superiore a quella dell'Iran).

Non vedo come ciò possa essere accaduto se nella Repubblica Iraniana nessuno dispone di un PC e della libertà d'informazione rappresentata da internet...

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