Il 26 Gennaio si svolgeranno nella nostra città i lavori dell'Assemblea Generale di Progetto Nazionale, il movimento che fa capo a Piero Puschiavo, alla quale una delegazione del nostro Circolo parteciperà in qualità di simpatizzante ed attenta osservatrice.
L'impressione che si tratterà di un evento realmente determinante e meritevole della massima partecipazione ci arriva, oltre che dal bellissimo volantino "pubblicitario" che riproponiamo qui sopra, in cui si parla chiaramente di FASE 2.0 per l'Associazione, anche e soprattutto dagli ultimi comunicati stampa firmati dal sempre combattivo Puschiavo, i quali tra le altre cose affermano:
Vedremo quale forma prenderanno le coalizioni e poi ne farò un’analisi. Una cosa è però certa: la scesa in campo di Berlusconi appare, oltre che politica, anagraficamente sbagliata e non capisco dove si possano trovare le ragioni "politiche" per un'alleanza.
Ed ancora:Capisco che un fronte anti Bersani-Vendola sia necessario, ma penso che sia difficilmente percorribile con un esercito di “ufficiali” già conclamati disertori e codardi. Ma come si può ancora credere nei soggetti di seconda e terza repubblica, tanto da farci rimpiangere la prima, possano essere i rappresentanti di un’idea quando si sono comportati esattamente all’opposto di quanto vanno dicendo.
La scelta di appoggiare la coalizione o il partito "meno peggio" nella speranza di racimolare qualche apparizione pubblica in più e qualche discreto risultato elettorale, fino a poco tempo fa obbligata e per molti versi necessaria, diventa adesso ai nostri occhi sbagliata, politicamente dannosa ed antitetica ai nostri valori cardine.La politica è in continua mutazione ed oggi appare lampante che, data la situazione attuale, chi vuole e lotta per il vero cambiamento resta fuori e si oppone agli schieramenti, differenti nei dettagli ma non nella sostanza, che appoggiano la Triade Berlusconi-Monti-Bersani.
Noi, come ogni persona di buonsenso, siamo ormai nauseati da questi personaggi, che hanno già avuto le loro occasioni per dimostrare un minimo di valore e di amor patrio, per mantenere le promesse propagandistiche delle quali ci stanno inondando per avere il nostro voto o il nostro appoggio alla coalizione. Hanno sempre fallito, non rappresentano il "nuovo che avanza", di cui l'Italia ha assoluto bisogno, bensì "il vecchio che ritenta", e che non sa più a che santo votarsi pur di mantenere la poltrona.
Non ne possiamo più di questo modo semi-mafioso di comporre le alleanze, basato essenzialmente sul voto di scambio (..."io dò una Lombardia a te, tu dai il voto Nazionale a me", vero Sceriffo Maroni? E ci rammarichiamo nel rilevare che non resta fuori da queste logiche di potere neppure la Destra....io dò una regione Lazio a te....)
Chi ancora appoggia tutto questo è complice della situazione disastrosa in cui versa il nostro bel Paese, sarà indifendibile quando gli eventi muteranno, ci auguriamo in meglio.
Non ci saranno Rossi, Neri o Camicie Verdi da compatire o giustificare, ci sarà soltanto chi ha fatto parte del sistema e chi invece ha provato concretamente a proporre un vero cambiamento.
In questo momento, guardando come riferimento all'area Nazional-Popolare, le alternative credibili con le quali confrontarsi ci sarebbero.
Pensiamo in primis a Forza Nuova, che dopo 15 anni di politica cocciuta, magari discutibile, se non altro coerente, viene data dai sondaggi vicina al 2%. Una percentuale che, seppur non sufficiente per entrare in Parlamento, darebbe uno scossone forte e deciso a questo sistema vecchio e stantio, perchè di fatto significherebbe triplicare o quadruplicare i voti ottenuti, con la stessa linea politica, soltanto pochi mesi fa.
C'è poi la novita di Casapound Italia, finalmente decisa a voltar pagina dopo aver appoggiato per troppi anni personaggi di dubbio spessore (la Polverini, e non solo purtroppo). Area di riferimento e di elettorato molto simile a FN ma con un modo di porsi diametralmente opposto a quest'ultima, associazione della quale non sappiamo valutare la reale portata ma che di certo apprezziamo per la schiettezza dimostrata dal proprio leader nell'ammettere gli "errori strategici" passati e per il coraggio di rimettersi in gioco.
Camerata Piero, l'appello con il quale ci sentiamo di concludere questa riflessione è il seguente: dialoghiamo, a testa alta ma senza stupidi pregiudizi, con chiunque abbia scelto in maniera definitiva di opporsi alla "solita minestra", troviamo punti di intesa facendo valere la nostra esperienza e la forza dei nostri uomini, rappresentanti di indubbio valore che ci onoriamo di avere all'interno di Progetto Nazionale.
Soltanto così potremo davvero sbattere la porta in faccia a chi si ostina a non voler cambiare l'ordine delle cose; soltanto così dimostreremo di voler fieramente ritornare avanti.
Circolo XXVIII Ottobre - Giovanni Gentile
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