Tutti noi meritiamo questa grande, emozionante, interminabile festa ; alcune persone a mio parere la meritano più di altri, avendo incarnato in questi lunghi anni di difficoltà lo Stile Hellas in ogni sua forma.
Il primo, doveroso pensiero, dopo il triplice fischio che ha ridato alla squadra della nostra città la serie A dopo 11 lunghissimi anni, tra mille abbracci e qualche lacrima, l'ho rivolto alle decine di Butei che ogni anno, per vivere questa passione, vengono privati della loro libertà, con manette, DASPO assurdi, black-list e divieti che spesso sfiorano il ridicolo.
Butei che subiscono tale trattamento non certo per il fatto di essere dei delinquenti o dei "cerebrolesi", come qualche genio ebbe modo di qualificarli a suo tempo ; ma semplicemente per aver infranto le regole del falso buonismo imperante che spesso offusca le menti di questa civiltà ipocrita, sempre pronta ad indignarsi ed a giudicare ogni cosa senza neppure conoscere i fatti, soltanto sulla base di una "ultim'ora Ansa" o di un comunicato della Questura.
Verona talvolta sa essere ipocrita perfino al limite del masochismo ; quando poi però riesce a compattarsi e ad unirsi, nella sofferenza, nel ricordo o nella gioia irrefrenabile, sa essere bellissima ed emozionante come nessun'altra città al mondo. La tifoseria dell'Hellas rispecchia in toto la sua città, la sua gente, come in un connubio perfetto ; ed è per questo che la amo così tanto e la difenderò ovunque ed a prescindere da ogni cosa.
Il secondo pensiero va all'accoppiata Presidente Martinelli - Mister Mandorlini.
Perchè se è pur sempre vero che "...Cambieranno i giocatori, il presidente, l'allenator, ma il Verona resterà per sempre nel mio cuor", ci sono personaggi che, con i fatti prima di tutto, meritano un elogio particolare ed assumono un'importanza speciale. Martinelli ha acquistato la squadra in un momento delicatissimo, davvero sull'orlo del baratro, senza grandi mezzi economici e con una salute purtroppo non buona. Ha lavorato nell'ombra, senza proclami, facendo sacrifici, soffrendo quando i risultati non sembravano voler arrivare. Ha dimostrato di essere un presidente-tifoso, ma con discrezione, nel rispetto del suo ruolo. Ci ha fatto uscire dall'inferno della C ed ha messo le basi per il grande campionato di quest'anno. In bocca al lupo Presidente, e grazie di tutto!
Il Mister è semplicemente uno di noi. Poche storie, potrà fare qualche errore tattico, potrà essere un testone a volte permaloso ed un po' sopra le righe. Ma con la sua grinta ci ha dato 2 promozioni in 3 anni! Me la rido di gusto leggendo sul web che alcuni esperti, prima di arrivare a Verona, gli attribuivano l'etichetta di "inguaribile perdente". E' guarito, a quanto pare!
Ma c'è una cosa che conta ancor di più: Mandorlini è di certo un grande uomo ; uno che nel momento in cui è approdato a Verona ha fatto suo il nostro motto "SOLI CONTRO TUTTI" e l'ha difeso ad oltranza fino ad oggi, nel bene e nel male. Mai sentito, in 3 anni, dire una frase fuori posto contro la tifoseria, nonostante se ne siano passate di cotte e di crude ; nonostante spesso ciò sarebbe stato positivo per la sua immagine ; nonostante il "protocollo buonista" lo imponesse ed il giornalista di turno la attendesse con ansia per fare il titolone. Io un Mister così lo vorrei al nostro fianco per altri cent'anni.
Buona festa Verona, buona festa Butei:
ce la meritiAmo proprio!
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