mercoledì 8 settembre 2010

8 Settembre 1943: morte della Patria


"...penso che l'armistizio di Badoglio sia stato il più grande tradimento della storia..."

(Dalle "Memorie" di Bernard Montgomery)
"… la resa dell’Italia fu uno sporco affare. Tutte la nazioni elencano nella loro storia guerre vinte e guerre perse, ma l’Italia è la sola ad aver perduto questa guerra con disonore, salvato solo in parte dal sacrificio dei combattenti della RSI …"
(da ‘Diario di Guerra’ di Eisenhower, Comandante
supremo delle Forze USA nello scacchiere europeo)
"Certamente non mi garba l'idea che questi ex nemici mutino opinione quando sanno che stanno per essere battuti e passino dalla nostra parte per ottenere d'essere aiutati a mantenere il potere politico"
(Harry Hopkins, consigliere di Roosevelt)
"… il fatto é che il Governo italiano decise di capitolare non perché si vide incapace di offrire ulteriore resistenza ma perché era venuto, come in passato, il momento di saltare dalla parte del vincitore …"
(da ‘Le armate alleate in Italia’ del Generale Alexander)
"… l’Italia fu fedele al suo carattere di sciacallo internazionale, sempre in cerca di compenso per i suoi tradimenti …"
(da ‘Storia della diplomazia’ di Potemkin, ambasciatore sovietico a Roma)

8 Settembre 1943: questa infausta data viene oggi accostata dai mezzi d'informazione al cosiddetto "armistizio", annunciato alla radio dal Capo del Governo Pietro Badoglio:
« Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta.
Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.
Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza »

Armistizio, parola morbida con cui è stata troppe volte mascherata una resa incondizionata decisa dagli Alleati già alla Conferenza di Casablanca nel gennaio dello stesso anno.

Ecco il testo dell'armistizio firmato a Cassibile il 3 settembre 1943:
Lì 3 settembre 1943
Le seguenti condizioni di armistizio sono presentate dal generale Dwight D. Eisenhower, Generale Comandante delle Forze armate alleate, autorizzato dai Governi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, e nell'interesse delle Nazioni Unite, e sono accettate dal Maresciallo Badoglio, Capo del Governo italiano.
1) Immediata cessazione di ogni attività ostile da parte delle Forze Armate Italiane.
2) L'Italia farà ogni sforzo per sottrarre ai tedeschi tutti i mezzi che potrebbero essere adoperati contro le Nazioni Unite.
3) Tutti i prigionieri e gli internati delle Nazioni Unite saranno rilasciati immediatamente nelle mani del Comandante in Capo alleato e nessuno di essi dovrà essere trasferito in territorio tedesco.
4) Trasferimento immediato in quelle località che saranno designate dal Comandante in Capo alleato, della Flotta e dell'Aviazione italiane con i dettagli del disarmo che saranno fissati da lui.
5) Il Comandante in Capo alleato potrà requisire la marina mercantile italiana e usarla per le necessità del suo programma militare navale.
6) Resa immediata agli Alleati della Corsica e di tutto il territorio italiano sia delle isole che del Continente per quell'uso come basi di operazioni e per altri scopi che gli Alleati riterranno necessari.
7) Immediata garanzia del libero uso di tutti i campi di aviazione e dei porti navali in territorio italiano senza tener conto del progresso dell'evacuazione delle forze tedesche dal territorio italiano. Questi porti navali e campi di aviazione dovranno essere protetti dalle forze armate italiane finché questa funzione non sarà assunta dagli Alleati.
8) Tutte le forze armate italiane saranno richiamate e ritirate su territorio italiano da ogni partecipazione alla guerra da qualsiasi zona in cui siano attualmente impegnate.
9) Garanzia da parte del Governo italiano che, se necessario, impiegherà le sue forze armate per assicurare con celerità e precisione l'adempimento di tutte le condizioni di questo armistizio.
10) Il Comandante in Capo delle forze alleate si riserva il diritto di prendere qualsiasi provvedimento che egli riterrà necessario per proteggere gli interessi delle forze alleate per il proseguimento della guerra; e il Governo italiano s'impegna a prendere quelle misure amministrative e di altro carattere che il Comandante in Capo richiederà, e in particolare il Comandante in Capo stabilirà un Governo militare alleato su quelle parti del territorio italiano che egli giudicherà necessario nell'interesse delle Nazioni alleate.
11) Il Comandante in Capo delle forze armate alleate avrà il pieno diritto d'imporre misure di disarmo, smobilitazione e demilitarizzazione.
12) Altre condizioni di carattere politico, economico e finanziario a cui l'Italia dovrà conformarsi saranno trasmesse più tardi.

Nessun impegno da parte degli angloamericani, ma solo obblighi per l'Italia.
L'alleato tedesco, assieme ai soldati italiani sparsi per la penisola e per l'Europa, verranno a conoscenza del tradimento italiano attraverso la radio.
L'esercito, che si sfalderà come neve al sole, subirà la vendetta tedesca; la possente flotta navale italiana, creata dal fascismo per difendere il "Mare Nostrum", verà consegnata integra all'ex-nemico.
Il re, assieme al governo, fuggirà a Brindisi, lasciando soldati e popolo in balia del loro destino, e decretando la fine della monarchia nel nostro paese.

Contemporaneamente, però, giovani provenienti da ogni parte d'Italia impugneranno le armi a fianco del vecchio alleato, prima tra le file della X MAS, poi nell'Esercito Nazionale Repubblicano.
Per rinnovare l'alleanza.
Per riscattare l'onore della Patria.

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