26 gennaio 1950 - 11 ottobre 2008
Pecora nera ma anche genio della politica austriaca, Joerg Haider se ne va così come ha sempre vissuto: con un gran colpo di scena che lascia tutti di sasso.
Una fine come tutta una vita: alti e bassi, luci e ombre, gloria e infamia, e sempre molto, molto clamore. Un tragico incidente alle prime ore di oggi ha ucciso Haider mentre era da solo alla guida di una vettura di servizio. E' uscito di strada e si è schiantato contro un pilone di cemento e un idrante, ed è morto sul colpo, il corpo straziato dall'urto. Forse correva troppo, forse a ucciderlo è stata la velocità, quella velocità che ha sempre guidato come una stella e una maledizione la sua vita.
A 58 anni, Haider se ne va allo zenit della sua carriera dopo essere riuscito, quando tutti ormai lo davano per spacciato politicamente, a traghettare il suo nuovo partito di estrema destra, costola della Fpoe, la Bzoe (lega per il futuro dell' Austria), in una rimonta record alle elezioni anticipate del 28 settembre scorso. Dal 4,1% nel 2006 la Bzoe questa volta, con Haider capolista, ha triplicato i voti conquistando il 10,7%: un successo superiore a quello di tutti gli altri partiti, inclusa la 'sua' ex Fpoe di estrema destra, guidata ora da Heinz-Christian Strache, passata dall'11% nel 2006 al 17,5%.
Nell'aprile 2005 Haider, per dissensi proprio col suo delfino Strache, lasciò la guida della Fpoe e fondò la Bzoe (più moderata). Assieme, le sue due creature hanno preso quasi il 30% dei voti e prima o poi, con o senza riunificazione dei due partiti, è molto probabile che si arriverà in Austria a un cancelliere Strache, o, se non fosse morto, si sarebbe arrivati a un cancelliere Haider.
Di sicuro Haider, fra le figure più brillanti e al tempo stesso più controverse dell'Austria, è il politico che più di ogni altro ha plasmato, nel bene e nel male, l'immagine del Paese, dentro e fuori i confini nazionali. Nella storia della Seconda Repubblica, il suo posto e la sua notorietà sono paragonabili solo, per meriti e demeriti molto diversi, a quelli del cancelliere socialista Bruno Kreisky, del presidente Kurt Waldheim e del cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal. Carisma, oratoria accattivante, populismo, look dinamico e giovanile erano le armi del suo successo, unitamente a un enorme fiuto politico e a una sincera vicinanza alla gente. Nel suo Land della Carinzia Haider era venerato come un dio e i consensi superavano il 40% (alle prossime regionali nel 2009 si prevedeva addirittura la conquista della maggioranza assoluta).
(da http://www.ansa.it/)
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