lunedì 22 marzo 2010

IL LAVORO A LONIGO


Riuscitissimo convegno organizzato da Fiamma Tricolore ieri pomeriggio a Lonigo, che ha visto un interessante scambio d’opinioni tra esponenti del mondo del lavoro e della politica, su quello che è stato il tema prioritario per tutti in questa campagna elettorale.

Il primo ad intervenire è stato Luigino Bari, presidente dell’Associazione Artigiani di Lonigo, che ha ricordato il ruolo centrale di Artigianato ed Agricoltura, ma in generale di tutta la piccola-media impresa, sul territorio comunale. Più di quattromila imprese su una popolazione di circa 40.000 abitanti, un dato più che eloquente.
L’Ass. Artigiani ha sottoposto a tutti i candidati Sindaco un documento in vari punti per chiedere di intervenire con strumenti normativi e precise linee guida al fine d’affrontare al meglio le emergenze dell’attuale crisi e porre le basi del rilancio futuro.

Alberto Lembo, ex presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, ha fatto col suo intervento da “anello di congiunzione” tra aspettative del piccolo imprenditore e propositi d’intervento da parte della politica, ed ha sottolineato come un rappresentante della Destra Sociale (ben diversa dalla destra “finanziaria” oggi al potere in Italia) come Piero Puschiavo, peraltro anch’esso imprenditore, sia la migliore garanzia per la valorizzazione della piccola-media impresa locale a discapito dei poteri forti dell’economia e delle multinazionali.

Molto apprezzato ed applaudito l’intervento di Elena Donazzan, Assessore regionale alle Politiche dell'Istruzione, della Formazione con delega al Lavoro, che ha messo in risalto come in questi anni la Regione abbia saputo far fronte all’emergenza crisi, in particolare grazie agli ammortizzatori sociali (il fondo per la cassa integrazione è passato dai 55 milioni di Euro del 2007-2008 ai 300 milioni del 2009), consentendo in questo modo a svariate industrie di non chiudere e riprogrammare il futuro.
Appare chiaro anche da questi numeri, che molte teorie economiche capitaliste e liberiste che spopolano da decenni nel mondo occidentale, basate fondamentalmente su una concezione del mercato libero, in grado di auto-regolamentarsi e slegato totalmente dall’intervento pubblico, siano tristemente fallite.

Gli interventi successivi, di Andrea Miglioranzi ed Enrico Curto, evidenziano senza troppi giri di parole che, sia a livello locale (Miglioranzi è capogruppo consiliare per la Lista Tosi nel Comune di Verona) sia a livello europeo, le colpe principali della crisi che stiamo vivendo siano da attribuire alle grandi banche, oltreché alle grandi imprese (leggasi Multinazionali) con le quali anche la politica ha grosse difficoltà a rapportarsi, farsi ascoltare e trovare una mediazione in difesa dei lavoratori.
Eloquente per Verona il caso della Glaxo, che a fronte di un utile dell’11% si arroga il diritto di delocalizzare e lasciare a casa più di 400 dipendenti (peraltro chiudendo un reparto, quello della Ricerca Neuroscientifica, che era un autentico fiore all’occhiello per il Veneto).

Individuati i “colpevoli” (banche e multinazionali appunto), l’ulteriore beffa è che, realisticamente, non si può neppure auspicare che siano loro a pagare le conseguenze di tutti questi misfatti che hanno messo in ginocchio l’economia di molti settori.

Ecco perché diventa fondamentale un’attenta politica Sociale, a partire dai Comuni per arrivare alle Province ed alla Regione; che sia la politica a farsi carico della situazione e ponga le basi per un futuro migliore.

Gli strumenti normativi non mancano (meritevole di discussione l’idea di una “moneta complementare comunale” avanzata da Enrico Curto, che darebbe linfa vitale alle piccole attività imprenditoriali della zona senza pesare sul consumatore, che anzi ne trarrebbe vantaggio economico), l’importante è remare tutti dalla stessa parte, senza paura di rialzare la testa ed affrontare il cambiamento!

E la voglia di cambiamento a Lonigo ha un solo nome, Piero Puschiavo, con la sua lista Fiamma Tricolore – Destra Sociale.

Avanti Fiamma, Avanti Lonigo!

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