Tratto pari pari dalla prima pagina de L'Arena di Verona di domenica 18 dicembre:
SPRANGATO 13ENNE CINGALESE
Tragedia sfiorata in via IV Novembre: insulti razzisti e poi violenza
Soltanto il giorno dopo, un articolo dai toni ben più sommessi e titubanti ammette che le "armi del delitto", le spranghe appunto, non ci sono mai state ; che la "tragedia sfiorata" si riduce ad una prognosi medica di 6 giorni per il malcapitato ragazzino, il tempo necessario per guarire un occhio nero ; che la certissima aggressione a sfondo razziale potrebbe presto essere rivalutata dagli stessi inquirenti come uno dei tanti spiacevoli episodi di "bullismo 4 contro 1" con cui la nostra società senza valori da molto tempo convive, soprattutto a livello giovanile.
Sottolineare la evidente travalicazione mediatica dei termini usati per raccontarci tale colluttazione, spogliandolo da etichette troppo ardite e contestandone la cronaca da selvaggio West, non significa in alcun modo giustificare o sminuire tale deplorevole episodio di violenza, bensì semplicemente riportarlo alla sua triste amara realtà.
Ciò che più contestiamo sono appunto le etichette troppo ardite che da decenni (ma da qualche tempo ci sembra si stia davvero esagerando) tendono a catalogare ogni fatto in maniera troppo frettolosa e non condivisibile.
L'etichetta che sembra andare di moda per i mass-media in questo periodo è, ai delinquenti autori degli episodi più inqualificabili, quella di estremista di destra.
La cosa potrebbe di per sè non interessarci, visto che mai ci siamo ritenuti di destra in senso stretto, se non per pochi specifici argomenti quali la difesa delle Tradizioni e delle Identità nazionali e locali. Men che meno ci siamo mai considerati degli estremisti di alcun genere.
Un chiarimento si rende però necessario visto il clamoroso impasto mediatico che tende ad accomunare e catalogare tutto e tutti in maniera così superficiale.
I casi recenti più clamorosi sono ovviamente quelli di Breivik ad Oslo e di Gianluca Casseri a Firenze. Due pazzi psicopatici che commettono omicidi senza una motivazione logica (per Breivik a parlare sono addirittura le perizie psichiatriche, che siamo certi direbbero lo stesso per il nuovo mostro di Firenze, se questi non avesse deciso di togliersi la vita), e che vengono da ogni parte ed in ogni articolo apostrofati come "appartenenti o simpatizzanti dell'estrema destra italiana ed europea".
Mettetevi d'accordo con voi stessi: chi è di estrema destra?
Se è Breivik, dichiaratamente affetto da islamofobia, non possono esserlo i movimenti (tra cui il nostro) da sempre definiti di destra radicale, essendo questi assolutamente solidali con i vari popoli Islamici (Iraniani, Siriani, Palestinesi su tutti) fieramente anti-globalizzatori e che chiedono coraggiosamente ai loro rappresentanti di non essere travolti dallo strapotere delle cosiddette democrazie occidentali.
Se è Breivik, confusionario destroide filo-massone, non possiamo esserlo noi, che della lotta alla massoneria e alle piccole sette che si dividono il potere illegalmente ed impunemente, abbiamo sempre fatto un cavallo di battaglia della nostra politica.
Se lo è il razzista Casseri, che decide di farsi giustizia da solo dei vù-cumprà, non può esserlo ad esempio Casa Pound, mai implicata in aggressioni razziste o dichiarazioni xenofobe, al contrario da anni impegnata in progetti di solidarietà e volontariato che iniziando dal popolo Italiano si sono allargati ad esempio in Birmania o in Kenia, e che non si arresteranno di certo adesso.
Potremmo continuare all'infinito a sottolineare le differenze tra questi assurdi personaggi e la nostra Area politica di riferimento. Che deve continuare a rivendicare il suo diritto ad esistere ed a distinguersi. Riaffermando a testa alta i nostri valori, da sempre alternativi e rivoluzionari, da sempre lontani anni luce da bullismi ed istinti psycho-stragisti di ogni sorta.
Circolo XXVIII Ottobre - Verona Est
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