domenica 27 ottobre 2013

28-X-1922: STORIA DI UNA RIVOLUZIONE ITALIANA


Il 28 Ottobre di 91 anni fa, fu il giorno di un evento destinato a rimanere, indelebile, nella Storia della nostra Nazione: la Marcia su Roma, manifestazione del PNF, ordinata da Mussolini e che vide coinvolte decine di migliaia di persone, con il riuscitissimo intento di liberarsi del corrotto sistema liberale allora dominante, per la costruzione di una nuova Italia.
Senza cadere in inutili e ridicoli nostalgismi, il nostro Circolo vuole ricordare e rivalutare quella data, semplicemente per quello che è: la più recente e spontanea Rivoluzione di popolo che il nostro Paese ricordi.
Ridiamo di gusto di fronte ai grossolani tentativi, da parte dell'opinione pubblica, di screditare tale straordinario evento. E' divertente notare come si passi a descriverla, con assoluta noncuranza della realtà, da "una manifestazione armata ed eversiva", ad "una scampagnata di una armata Brancaleone formata da gente senza arte né parte". Tutto e il contrario di tutto!
Tutto questo perchè non si vuole riconoscere ed ammettere la grandezza di un fatto: la Marcia su Roma fu una manifestazione di popolo, alla quale persone di ogni estrazione sociale aderirono spontaneamente, alcune delle quali "improvvisandosi" camicie nere per la prima volta. Il tutto per un ideale comune, dare il via ad un vero cambiamento che sapesse risollevare l'Italia dal dopoguerra, a cui era seguito il terribile "biennio rosso".
Gente armata più di entusiasmo e di coraggio che di bombe o manganelli; persone che con tale compattezza e caparbietà seppero attirare la simpatia dei militari e persino di una parte dei poteri forti che si stavano apprestando a spodestare dal trono.

Ci rendiamo conto che oggi una così bella, genuina, determinante Rivoluzione di popolo è davvero un'ipotesi remota: pur essendo il Paese nel pieno di una profonda crisi economica e morale, in piazza comandano ancora gli "sfasciavetrine", i contestatori di professione, ed i loro compagni d'idee che pur essendo non violenti, di questi teppisti portano avanti gli stessi vuoti ideali.
Non si riesce mai ad organizzare un evento che unifichi il popolo, perchè appena una persona decide di parteciparvi con bandiere di un colore politico diverso dal rosso, viene fatta allontanare con ogni mezzo, anche non lecito.
E quel che è peggio, l'italiano medio non ha ancora realizzato che l'unico modo per farsi sentire da chi comanda è quello di mettere da parte le divisioni e mettersi in gioco concretamente, senza delegare ad altri o addirittura alle future generazioni ; per il bene comune, per la grandezza dell'Italia.

Ci scappa un altro sorriso: proprio in questi giorni una manifestazione di massa nel nostro Paese è avvenuta. Il 25 ottobre, centinaia di persone stavano già dalla notte in fila ai negozi di elettronica, per la sfida a chi avesse per primo il nuovo modello di Iphone. Alla faccia della crisi, e degli eterni lamenti "da bar" sui potenti ladri e sui politici corrotti che ci hanno ridotti alla fame!
Riflettiamo: se in Italia capitasse un enorme blackout e mancasse la corrente per giorni, questi non potrebbero ricaricare la batteria del melafonino. Come reagirebbero? Siamo pronti a scommettere che, come minimo, riempirebbero le piazze, assetati di vendetta.
Ecco, la vera unica speranza per la Rivoluzione moderna!

Circolo XXVIII Ottobre - Verona Est

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