I generi agroalimentari che troviamo al supermercato vengono spesso prodotti in zone dove la manodopera costa meno e dove è possibile seguire una coltivazione intensiva.
Le conseguenze negative di questa strategia sono molteplici: il tessuto agricolo locale subisce un pesante ridimensionamento; la qualità del cibo consumato dal cittadino diminuisce sensibilmente; molte varietà di culture vengono sopravanzate da quelle più redditizie; l’aria subisce l’inquinamento dei mezzi che trasportano prodotti per migliaia di chilometri. .
Il forte aumento di prezzo che ultimamente ha riguardato i carburanti ha causato rincari anche nel settore alimentare.
Qualche settimana fa il Consiglio Regionale Veneto ha approvato, primo in Italia, un disegno di legge presentato da Coldiretti Veneto, noto come “legge del km zero”.
Si tratta di una conquista importante, che sancisce la promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole, ospedali e caserme, attraverso una quota minima di prodotto locale pari al 50%: una percentuale che, senza discriminare il prodotto di origine extraregionale o straniera, da un lato consente ai consumatori di fare scelte consapevoli, sostenibili in termini di prezzo e con meno impatto sull'ambiente, dall’altro valorizza il prodotto autoctono.
L'articolo prevede inoltre spazi riservati agli agricoltori nei mercati rionali: il consumatore potrà così avere un contatto diretto col produttore, ottenendo maggiori informazioni sul prodotto e pagando un prezzo onesto, senza il rincaro di intermediari.
La Coldiretti ha già messo in pratica questa novità promuovendo a Soave il mercatino “chilometro zero”, che ha avuto il battesimo sabato 12 luglio e che verrà riproposto ogni secondo e quarto sabato del mese. La prima giornata ha visto otto produttori, provenienti da varie parti della provincia di Verona, esporre la loro merce: formaggi, yogurt e salumi della Lessinia, frutta e verdura di stagione, riso e carne del Basso Veronese, olio extravergine d’oliva dalla Val d’Illasi, miele dalla Val d’Alpone, e molto altro.
I visitatori sono stati numerosi, attirati dal prezzo invitante e dalla freschezza della merce, e i banchi sono stati letteralmente.
Speriamo che la “legge del chilometro zero” possa dare dei benefici ad un settore, quello primario, troppo spesso dimenticato dalla politica, ma che deve essere recuperato assieme al legame con la terra.
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