mercoledì 2 luglio 2008

Verona, il gip: «Arresto dei nomadi piegato ad altri fini»

Dopo questo mi chiedo come cittadino italiano: quali sono gli altri fini?
Mentre leggo i giornali, cercando di capire gli altri fini, trovo solo la cronistoria dell'accaduto e cioè:
vengono fermati dei minori di famiglie nomadi (non ricordo se colte in fragranza di reato o meno), vengono affidati ad istituto o similari, e da questi scappano; da qui la decisione di mettere sotto controllo i cellulari di questi minori e, intercettando le telefonate, le forze dell'ordine scoprono che questi erano costretti dai loro genitori a rubare, e se si ribellavano subivano sevizie di chissà quale genere; quindi la squadra mobile di Verona decide di emanare dei mandati di arresto nei confronti dei genitori dei nomadi.
Il giorno dopo cosa fa il gip di turno? Scagiona tutti.
Ora se questo comportamento lo avessero tenuto dei cittadini italiani, minimo avrebbero tolto la patria potestà e avviato le pratiche per l'affidamento temporaneo e l'adozione.
Mi auguro vivamente che il gip abbia fatto la scelta giusta.
E al gip vorrei chiedere innanzitutto di elencarmi tutti gli altri fini che hanno portato all'arresto. Poi mi chiedo: cosa accadrà se questi nomadi sevizieranno i loro figli perchè non obbediscono al loro ordine di rubare? Mi sembra che, se questo accadrà, si configurerà il reato di maltrattamento di minore.
Non era forse più giusto convalidare l'arresto, avviare le pratiche per l'affidamento e l'adozione e procedere con un inserimento di questi minori attraverso la scuola e, un domani, mediante una buona posizione lavorativa?
Chi pagherà se la decisione del gip si rileverà sbagliata? Mi spiego meglio: in Sicilia un giudice ha impiegato otto anni per scrivere le motivazioni della sentenza col risultato che qualche giorno pericolsi esponenti della mafia sono stati scarcerati; quel giudice, se non ricordo male, è però stato allontanato dalla magistratura........ A buon intenditor poche parole.
Carlo

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