Dalle tifoserie di tutta Italia si eleva alto il coro contro la tessera del tifoso che il Governo italiano vorrebbe imporre dal prossimo anno a chi desidera frequentare gli stadi di calcio.
I motivi della protesta non derivano dalla tessera di per sé, ma dalle modalità di rilascio: infatti l'art. 9 della legge 41/2007 dispone in modo inequivocabile che chiunque abbia subito un daspo o una condanna di primo grado per reati da stadio in qualunque epoca , non possa ottenere titoli d'accesso agli stadi: si tratta in poche parole di una diffida a vita!
La diffida può derivare dai fatti più banali, quali l'essere seduti nel posto sbagliato o l'appendere striscioni non autorizzati (indipendentemente dal messaggio dello striscione).
L'assurdità di questo progetto diventa palese se andiamo a fare il confronto con altri reati: se un ladro va a rapinare una banca potrà tranquillamente in futuro aprire un conto corrente nella stessa, mentre con questa nuova normativa, se un tifoso appende uno striscione non autorizzato rischia di essere escluso a vita da qualsiasi stadio d'Italia!
Dopo cinquant'anni dal "reato" il "criminale" non potrà quindi neppure accompagnare il proprio nipotino ad assistere alla squadra del cuore!
Il Circolo 28 Ottobre, contrario alla tendenza che vorrebbe gli appassionati immobili e muti dentro lo stadio (o meglio a casa ad assistere alle partite pagando le pay-tv), si unisce ai tifosi di tutta Italia in difesa della tradizione di supporto calcistico.
I motivi della protesta non derivano dalla tessera di per sé, ma dalle modalità di rilascio: infatti l'art. 9 della legge 41/2007 dispone in modo inequivocabile che chiunque abbia subito un daspo o una condanna di primo grado per reati da stadio in qualunque epoca , non possa ottenere titoli d'accesso agli stadi: si tratta in poche parole di una diffida a vita!
La diffida può derivare dai fatti più banali, quali l'essere seduti nel posto sbagliato o l'appendere striscioni non autorizzati (indipendentemente dal messaggio dello striscione).
L'assurdità di questo progetto diventa palese se andiamo a fare il confronto con altri reati: se un ladro va a rapinare una banca potrà tranquillamente in futuro aprire un conto corrente nella stessa, mentre con questa nuova normativa, se un tifoso appende uno striscione non autorizzato rischia di essere escluso a vita da qualsiasi stadio d'Italia!
Dopo cinquant'anni dal "reato" il "criminale" non potrà quindi neppure accompagnare il proprio nipotino ad assistere alla squadra del cuore!
Il Circolo 28 Ottobre, contrario alla tendenza che vorrebbe gli appassionati immobili e muti dentro lo stadio (o meglio a casa ad assistere alle partite pagando le pay-tv), si unisce ai tifosi di tutta Italia in difesa della tradizione di supporto calcistico.
Nessun commento:
Posta un commento