lunedì 19 ottobre 2009

Attentato in Iran

Ieri mattina, verso le 6:30 del mattino, ora italiana, un uomo imbottito di tritolo si è fatto esplodere durante un'assemblea di capi tribù nel Beluchistan, nell'Iran meridionale.
La strage ha provocato la morte di 42 persone, ed il ferimento di molte altre. Tra le vittime il comandante dei Pasdaran Nour Ali Shoushtari, a capo del corpo d'élite delle forze di sicurezza iraniane, oltre ad altri alti ufficiali e numerosi civili.
Il gruppo sunnita Jundallah, che ha rivendicato l'attacco, è impegnato da anni a fomentare il disordine nel sud dell'Iran.

Il presidente Mahmud Ahmadinejad, che ha attribuito la responsabilità dell'attentato ad "agenti degli stranieri", ha affermato che "I criminali avranno presto la loro risposta per i loro crimini disumani".

Il presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha affermato che la strage è il "risultato delle azioni degli americani", aggiungendo che "l'obiettivo dei terroristi è di turbare la sicurezza nella provincia e impedirne lo sviluppo economico. Ma senza dubbio i guardiani della rivoluzione agiranno con più energia per ripristinare la sicurezza".

Il comunicato dei Pasdaran, i guardiani della rivoluzione, afferma che "l'arroganza globale ha provocato i mercenari che hanno compiuto l'attacco terroristico contro i Pasdaran e i notabili dei gruppi etnici locali".

Oltretutto gli scorsi giorni false notizie erano state messe in circolazione in merito alla presunta morte della Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei.
Assieme alle pressioni internazionali sulla questione nucleare iraniana, tutto sembra far parte di un preciso disegno volto a punire i paesi che non si allineano al volere del potere imperante.

Il Circolo 28 Ottobre condanna ineccepibilmente questo vile attentato e i suoi mandanti.

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