domenica 25 novembre 2012

Samurai Yukio Mishima PRESENTE!

Sono passati 42 anni da quel lontano 25 novembre 1970, quando Yukio Mishima compì il suicidio rituale;
42 anni da quel toccante messaggio lanciato dal poeta giapponese all'esercito e alla nazione da un balcone.
Grande patriota e strenuo difensore della tradizione nipponica minacciata dallo squallore importato dagli americani, Mishima istituì un'organizzazione paramilitare, la Tate no kai (Associazione degli scudi), che si opponeva alla sottomissione del Giappone agli americani.
Nel suo ultimo giorno di vita Mishima cercò attraverso il suo discorso di destare l'esercito di difesa nazionale ed indurlo a ribellarsi.
Deluso dall'impassibilità dei militari, preticò il Seppuku, il suicidio rituale.

Grande cultore della via del Samurai, Mishima fu uno dei più grandi poeti nipponici.



25 novembre 1970 – ore 12.00
Tokyo – Colle di Ichigaya.
Base delle Forze di Autodifesa
Quartier Genenerale di Gruppo dell’Esercito Orientale.

"Cari soldati!
E’ terribile per me dover parlare a uomini dell’Esercito in circostanze come queste.
Io credevo che l’Esercito fosse l’ultima speranza per il Giappone.
La Forza e l’anima del Giappone!
Ma i giapponesi oggi…pensano solo ai soldi.
Dove è il nostro spirito nazionale? Noi pensavamo che l’Esercito fosse l’anima dell’onore nazionale.
La Nazione, non si basa più su fondamenti e principi spirituali!
Cosa farete quando sarete solo un grande arsenale senza anima?
Ai politici non importa del Giappone! Loro sono gratificati dal potere!
L’Esercido deve essere l’anima del Giappone!
Ascoltate! Ascoltate!
Siete uomini?
Siete Bushi?
Io mi appello a voi!
Ascoltatemi!
Volete unirvi a me? Nessuno?
Voi non farete niente!
Ho perso i miei sogni su di voi!
Ora saluterò l’Imperatore…

TENNO HEIKA BANZAI!!

TENNO HEIKA BANZAI!!

TENNO HEIKA BANZAI!!"

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