90 anni fa, il 28 ottobre 1922, ebbe luogo un evento destinato a segnare per decenni il destino del nostro paese e della nostra gente: la Marcia su Roma.
Migliaia di persone affluirono verso la capitale per manifestare la loro volontà di abbattere la vecchia classe politica, corrotta ed agonizzante.
Quella classe politica che, incapace di governare, aveva condotto la popolazione nel baratro del biennio rosso.
Lo spirito di quei rivoluzionari viene sottoliniato nel "Manifesto degli intellettuali Fascisti" di Giovanni Gentile:
Il nuovo ordine, capeggiato da Benito Mussolini, seppe risollevare l'Italia ed il suo popolo, rivoluzionando la nazione in ogni settore sociale ed economico.
Quando quattro anni e mezzo anno fa fondammo il circolo, decidemmo di intitolarlo con questa data per simboleggiare il forte cambiamento di cui il nostro paese, al giorno d'oggi, avrebbe bisogno.
Quella classe politica che, incapace di governare, aveva condotto la popolazione nel baratro del biennio rosso.
Lo spirito di quei rivoluzionari viene sottoliniato nel "Manifesto degli intellettuali Fascisti" di Giovanni Gentile:
"....Fede, come ogni fede che urti contro una realtà costituita da infrangere e fondere nel crogiolo delle nuove energie e riplasmare in conformità del nuovo ideale ardente e intransigente.
Era la fede stessa maturatasi nelle trincee e nel ripensamento intenso del sacrificio consumatosi nei campi di battaglia pel solo fine che potesse giustificarlo: la vita e la grandezza della Patria.
Fede energica, violenta, non disposta a nulla rispettare che opponesse alla vita, alla grandezza della Patria.
Sorse così lo squadrismo. Giovani risoluti, armati, indossanti la camicia nera, ordinati militarmente, si misero contro la legge per instaurare una nuova legge, forza armata contro lo Stato per fondare il nuovo Stato.
Lo squadrismo agì contro le forze disgregatrici antinazionali, la cui attività culminò nello sciopero generale del luglio 1922 e finalmente osò l'insurrezione del 28 ottobre 1922, quando colonne armate di fascisti, dopo avere occupato gli edifici pubblici delle province, marciarono su Roma.
La Marcia su Roma, nei giorni in cui fu compiuta e prima, ebbe i suoi morti, soprattutto nella Valle Padana. Essa, come in tutti i fatti audaci di alto contenuto morale, si compì dapprima fra la meraviglia e poi l'ammirazione e infine il plauso universale...."
Il nuovo ordine, capeggiato da Benito Mussolini, seppe risollevare l'Italia ed il suo popolo, rivoluzionando la nazione in ogni settore sociale ed economico.
Quando quattro anni e mezzo anno fa fondammo il circolo, decidemmo di intitolarlo con questa data per simboleggiare il forte cambiamento di cui il nostro paese, al giorno d'oggi, avrebbe bisogno.
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