
Il popolo della cosiddetta Russia Bianca ha deciso per la quinta volta consecutiva di votare l'unica persona che possa garantire alla loro Nazione quei valori che non si possono barattare con nessun'altra cosa al mondo: l'indipendenza politica e sociale, il rifiuto categorico di ogni forma d'intrusione esterna, l'ordine, il lavoro, la stabilità politica. Non è poco.
Lukashenko, citato in questi giorni varie e varie volte a sproposito dai media italiani e di altre nazioni asservite al neocolonialismo filo-atlantista, ha tirato diritto, proponendo un programma elettorale che è semplicemente la continuazione di quanto fatto in questi 16 anni di ottimo governo.
Complimentandoci con il Presidente per l'ennesimo grande successo personale, vorremmo in poche righe fare un po' di chiarezza sul marasma mediatico (leggasi indottrinamento) che i cittadini Italiani hanno dovuto subire passivamente riguardo la situazione in Bielorussia, Paese del quale molti dei nostri connazionali ignoravano persino l'ubicazione geografica:
- l'affluenza alle urne è stata del 91%, il Popolo ha votato e scelto in massa il suo futuro ; questo è un dato che dovrebbe far ben riflettere le nostre democrazie, dove al contrario la disaffezione e il disinteresse alla politica si sta concretizzando in un crescente astensionismo ;
- la manifestazione di protesta che ha destato cotanto scalpore in questi giorni, ha coinvolto circa 10mila persone. Un numero ridicolo se si pensa che nella capitale Minsk vivono circa 2 milioni di persone, più che a Milano. I ribelli sono lo 0,5% degli abitanti di Minsk.
Nel 2006 i partecipanti a tali proteste furono almeno 26mila, i malcontenti sono quindi più che dimezzati.
- tale manifestazione è degenerata e si è stati costretti ad intervenire con la forza per reprimerla soltanto dopo che i "pacifici" oppositori hanno forzato il cordone di sicurezza ed hanno deciso di avvicinarsi al Palazzo del Governo, contravvenendo così alle regole prestabilite in materia di ordine pubblico. Qui in Italia si finirebbe tutti in Questura per "manifestazione non autorizzata" anche uscendo di 2 metri dal percorso prestabilito, non comprendiamo quindi tutta questa meraviglia per l'intervento della Milizia Bielorussa.
- le elezioni sono state definite "regolari e democratiche" da Russia e Comunità degli Stati Indipendenti. Per evitare le solite accuse campate in aria di brogli, Lukashenko aveva accolto senza problemi gli ispettori internazionali e fatto installare telecamere nei seggi per seguire il tutto in diretta.
Ma si sa, per qualcuno le elezioni sono regolari solo se vincono i candidati che loro appoggiano.....
Ed ora, un breve excursus di tutto ciò che non vi raccontano sulla Bielorussia:
- nel 2010 è passata dal 85esimo al 54esimo posto nel cosiddetto "Indice di Prosperità Nazionale", superando Paesi con risorse decisamente più elevate come Russia e Cina, e risultando la Nazione che è più progredita al mondo nel corso di quest'anno solare;
- la crescita economica si attesta ogni anno attorno al 10%, le grandi potenze democratiche occidentali numeri del genere li sognano in questo periodo;
- la disoccupazione è pressochè nulla, si parla dello 0,9%. In Italia come sappiamo raggiunge percentuali a due cifre ed è purtroppo in costante aumento, così negli Stati Uniti e nel resto d'Europa
- la corruzione statale è stata in questi anni praticamente azzerata, a differenza delle Repubbliche ex-sovietiche confinanti che non riescono a liberarsi in alcun modo di questo gravissimo problema sociale
- nel campo del Sociale: la salute è gratuita per tutti ; asili comunali gratuiti ; trasporti pubblici sono in continua modernizzazione e ottimamente efficienti ; ogni città bielorussa è dotata di teleriscaldamento, ogni edificio è quindi riscaldato dalle Centrali 24 ore su 24 in qualsiasi situazione climatica ; lo Stato non ha un controllo totale sull'economia ma riesce comunque ad applicare quel concetto di Socialismo Nazionale che a noi piace molto e che abbiamo già ben trattato in un nostro precedente articolo (link).
Apprendiamo che proprio oggi il Segretario del PD Bersani ha paragonato il nostro Presidente Berlusconi a quello bielorusso Lukashenko: non ce ne voglia Segretario, magari fosse vero!
La realtà è che il nostro governo "democratico" si regge in piedi per soli 3 voti su 630, è pressochè inattivo da quest'estate a causa di uno dei tanti tentativi di ribaltone a cui il nostro decadente Sistema ha dovuto assistere in questi decenni. Nel frattempo il Paese fatica a rialziarsi da una crisi che proprio tale Sistema iper-liberista ha creato.
Uno Stato che voglia definirsi forte e voglia poter guardare al futuro con ottimismo, non può prescindere dall'avere a capo una persona altrettanto forte, che abbia la possibilità di applicare le riforme in maniera rapida e concreta, che sappia puntare sul Sociale e sull'orgoglio Nazionale per ridare dignità e stabilità a tutti i cittadini, senza mutamenti improvvisi che rischino di vanificare tutto il lavoro fin lì svolto.
La Bielorussia di Lukashenko l'ha compreso da 16 anni, noi quando ci arriveremo?
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