Il Circolo 28 Ottobre si recherà Domenica 22 Luglio a Bergamo per commemorare i tre soldati dell'RSI crocifissi dai partigiani.
“Vogliam morire tutti crocefissi/per riscattare un‘ ora di viltà…”
Non è solo una canzone.
Qualcuno morì davvero crocefisso.
Cap. G.N.R. MARIO CORTICELLI- crocifisso su un tavolo d’osteria a Stellaneto (Sv.)
S.Ten. G.N.R. WALTER TAVONI - crocifisso sulla porta di un cascinale il 9.4.45
S.Ten. GINO LORENZI - crocifisso su una rudimentale croce a Mignagola (Tv.)
Non è solo una canzone.
Qualcuno morì davvero crocefisso.
Cap. G.N.R. MARIO CORTICELLI- crocifisso su un tavolo d’osteria a Stellaneto (Sv.)
S.Ten. G.N.R. WALTER TAVONI - crocifisso sulla porta di un cascinale il 9.4.45
S.Ten. GINO LORENZI - crocifisso su una rudimentale croce a Mignagola (Tv.)
E' triste, tristissimo dover constatare che, dopo 67 anni, ancora l'Italia "ufficiale" non riesca a trovare il coraggio di organizzare una commemorazione imparziale ed umana di tali fatti, qualificandoli semplicemente per ciò che sono, ovvero crimini gratuiti ed azioni di "pulizia politica" compiute a guerra ormai finita da chi oggi si atteggia ad eroe e salvatore della nazione.
Lasciamo agli ex, ai neo-partigiani ed ai loro Alleati la presunzione di essere "dalla parte dei giusti".
La
Storia giudica ogni cosa, ed azioni criminali come queste (ma pensiamo
anche all'eccidio di Schio recentemente commemorato, od alla strage di
Rovetta solo per restare nel bergamasco) ad un occhio non influenzato dal
pregiudizio sono ingiustificabili ed inqualificabili.
Nel leggere dell'assurda fine di Gino Lorenzi, mi fa riflettere questo spezzone del racconto:
"Ucciso senza motivo, visto che la guerra ormai era finita, era il 4
maggio del 1945, ucciso da quello stupido odio che contraddistingueva la
nascente repubblica democratica.
Alla madre in ansia per la morte del figlio le autorità preposte
risposerò che Lorenzi, era stato liberato. Era solo una ingrata bugia."
Le "autorità" non ebbero neppure il coraggio di confessare l'efferato assassinio del Sottotenente alla madre inconsapevole. Evidentemente, un po' di vergogna la provarono anch'esse.
E' comunque positivo ed importante che non tutti gli Italiani accettino di perdere la memoria ed alcuni di essi portino avanti il ricordo per l'Onore che si deve, sempre, ai caduti di ogni parte.
Per alcuni di noi del Circolo sarà la prima partecipazione a tale importante commemorazione ed i sentimenti di orgoglio ed emozione nell'onorare questi 3 ragazzi, autentici martiri della Patria, non mancheranno di certo.
“La croce che Gesù Cristo ha portato non può far paura ad un cristiano”
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