Riportiamo in seguito la lettera di un conoscente che rispecchia in modo chiaro le difficoltà di un paese dove gli interessi di una minoranza sono quasi sempre posti al di sopra di quelli della collettività.
Come forse alcuni di voi sanno, da 6 mesi ho intrapreso l'attività della Parafarmacia e come me lo hanno fatto circa 2000 italiani che hanno voluto rischiare i sudati guadagni, confidando nelle proprie capacità professionali e nel sudore della fronte. Da quando è stato possibile aprire, per le parafarmacie non è stata vita facile : da principio i magazzini farmaceutici si rifiutavano di consegnare ,in ossiequio ai loro clienti titolari di farmacia. Perseguiti dal Garante per la concorrenza ,poi lo hanno fatto ma a prezzi da strozzini (esiste il listino prezzi ''così''per parafarmacie e quello normale per i titolari di farmacia.) Non contenta di questo, la potentissima Federfarma (associazione dei titolari di farmacia) ha cominciato a stampare buste e volantini che sconsigliavano di andare in Parafarmacia, perchè l'acquisto lì non è sicuro (ci credo! c'è lo sconto). Poverini, li stavamo riducendo sul lastrico, niente yacht quest'anno! Ma ancora la potentissima Federfarma è riuscita (grazie alla compagna Livia Turco ad ottobre 2007) a bloccare la liberalizzazione del farmaco non rimborsabile mantenendo il 97 % (diconsi 97 % ) del farmaco all'interno esclusivo delle ospitali mura delle farmacie. Il farmacista è affidabile solo se i guadagni finiscono in tasca a lorsignori, se lavora in proprio è un'irresponsabile. Per vendere non siamo farmacie ma se si tratta di pagare lo siamo eccome! E'stato fatto "approvare" dall'Ente di previdenza (Enpaf) che i titolari di Parafarmacia paghino la quota obbligatoria associativa massima di 3950 € annui (pur avendo la possibilità di vendere solo il 3 % del mercato del farmaco) come la pagano i titolari di farmacia che guadagnano il centuplo. La ciliegina sulla torta la prepara però l'attuale governo togliendoci dal mercato col Decreto Gasparri che di fatto chiude le parafarmacie . Col Decreto Gasparri si riportano tutti i farmaci in farmacia eccetto delle confezioni da 4 o 5 compresse che potranno essere venduti da tutti i negozi (ad es. tabaccai, benzinai, cinesi etc) senza che sia necessaria la presenza del farmacista. E' verosimile che delle 2000 parafarmacie aperte in un anno moltissime saranno costrette a chiudere e circa 3000 persone si troveranno senza lavoro. Questo governo di XXXXX ripristina i monopoli e difende i miliardari.
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