sabato 24 luglio 2010

ISTRIA, FIUME, DALMAZIA ITALIANE!


Venerdì 23/7 una rappresentanza del nostro Circolo ha avuto il piacere di assistere alla presentazione del libro di Valentino Quintana e Vittorio Vetrano di San Mauro, uscito pochi mesi fa ed intitolato "Il carattere Italiano della Venezia Giulia e della Dalmazia".
All'evento, svoltosi nella sala civica di un comune veronese, hanno assistito circa 25 persone. Ha contribuito all'organizzazione anche il nostro Presidente di Circolo, cui è anche spettato il compito di fare gli "onori di casa", introducendo ai convenuti l'argomento della serata.

Ha poi preso la parola l'autore del libro Valentino Quintana, 24enne padovano che in circa tre quarti d'ora d'intensa esposizione, ha saputo presentare al pubblico la sua Opera, avvalendosi di una dialettica spiccata e mai noiosa, mentre alle sue spalle passavano al maxi-schermo le immagini e le cartoline più belle delle città di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia.

Decisamente interessante e ricco di spunti è risultato l'excursus storico di Valentino (applauditissimo da tutti i convenuti), che ha ripercorso con le sue parole le vicende che hanno portato queste terre di confine, che un occhio obiettivo non potrà non definire "Italiane fino al midollo", a passare nel breve volgere di neanche mezzo secolo, da mano austriaca ad italiana, per finire dopo la Seconda Guerra Mondiale nel "paradiso neo-socialista jugoslavo" (utopistico e teorico paradiso poi miseramente fallito, lasciando come eredità storica una scia di morte, distruzione e povertà ahimè tutt'altro che astratta e teorica).

Con l'istituzione del Giorno del Ricordo (2004), le tragiche vicende che hanno interessato Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia hanno pian piano ricominciato a divenire patrimonio condiviso dalla nostra nazione, e non sono più relegate all'ambito giuliano piuttosto che alle sempre più ristrette associazioni di coloro i quali tante sofferenze hanno patito.
E' però soprattutto grazie ad opere come questa, che la memoria storica di ognuno di noi si riaccende, e ci fa pensare se sia stato giusto o meno sacrificare per tutti questi anni l'informazione su un argomento così tristemente drammatico, cancellandolo dai libri di Storia per decenni in onore di quel buonismo politico da quattro soldi tipico della nostra debole e mediocre civiltà Democratica.
Noi non abbiamo dimenticato e mai lo faremo!

Il libro è acquistabile anche online attraverso il sito della Casa Editrice (link)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se lo avessi saputo in aticipo probabilmente avrei assistito alla conferenza.

Piero

Circolo 28 Ottobre ha detto...

L'autore del libro ha una conoscenza di questa tematica davvero stupefacente.
Speriamo che Gabriele riesca a riproporre la presentazione anche ad Arzignano
Giacomo