giovedì 17 marzo 2011

RINASCERAI, PICCOLA ITALIA!


Com'è risaputo, oggi il nostro bel Paese compie 150 anni. Nel 1861 l'Unificazione, da allora un secolo e mezzo ricco di Storia, di avvenimenti indelebili ed indimenticabili, belli o brutti che siano.
Ma, e qui scriveremo con la consueta schiettezza ed anticonformismo che contraddistingue ogni articolo del nostro blog, quella del 17 marzo 2011 va considerata come una delle feste più "finte" a cui abbiamo fin qui dovuto assistere.
Finta, perché è innegabile che in questo momento storico l'Italia sia Unita sulla carta geografica e dinnanzi alla sua Sacra Bandiera; ma non più nello spirito e nella coscienza comune dei suoi cittadini, mai come oggi distaccati e diffidenti tra loro.
Finta perché, seppur negli occhi dei nostri nonni e dei nostri padri ancora molti di noi possano intravedere un certo spirito d'orgoglio nazionale, le nuove generazioni non riescono più a trovare un valido motivo per rispolverare tale sentimento.
Ci resta da onorare la Storia gloriosa e millenaria della nostra civiltà, l'enorme quantità di Opere tramandate ad imperitura memoria, il numero impressionante di ragazzi di ogni età che hanno dato la vita per la nostra Bandiera. Ci resta quindi uno stupendo passato, probabilmente ineguagliabile da qualsiasi altro Paese del mondo.

Ma se invece pensiamo al presente e al futuro, per quale motivo oggi dovremmo considerarci orgogliosi d'essere cittadini Italiani?
- un'Italia che da oltre 60 anni non è più Stato Sovrano, potendo essere considerata a tutti gli effetti una colonia Statunitense fin dai tempi del celebre "piano Marshall", recentemente asservita pure ai poteri della BCE e vilipesa senza pietà persino dalla Libia.
- un'Italia in cui ogni anno si omette di festeggiare il 4 Novembre la gloriosa Vittoria nella Prima Guerra Mondiale, ma per assurdo si continua a celebrare il 25 Aprile la sconfitta subita nel conflitto successivo.
- un'Italia che, nonostante il dopoguerra sia ormai alle spalle da decenni, ancor oggi tende a vergognarsi degli unici ed ultimi 20 anni di Storia in cui ha potuto avere un unico popolo unito e compatto, all'avanguardia nel campo del Sociale, perfettamente indipendente in quello economico.
- un'Italia che basa tutto su una Costituzione tanto anti-storica e risibilmente dogmatica in molti suoi punti, quanto intoccabile ed indiscutibile se non si vuol rischiare di passare per dittatori sanguinari.
- un'Italia nella quale si può tranquillamente deridere e sfottere il Santo Padre, ma al contrario non viene perdonata neppure una minima critica verso il presidente della repubblica (il minuscolo non è un errore di battitura).
- un'Italia in cui se protesti un po' troppo vivacemente allo stadio, ti sbattono in cella per 3 anni e mezzo senza speranza di indulto o amnistia ; se invece vieni beccato a spacciare eroina, avrai al massimo il disturbo di passare una notte in questura.
- un'Italia in cui recentemente perfino sindacalisti e compagni (quelli che sognano un mondo senza frontiere, senza esercito e magari anche senza regole) si sono riscoperti patrioti, pur di fare un dispetto a Confindustria e ad una parte del Governo che non intendeva ufficializzare questa festa nazionale.

Per questi e tanti altri motivi, in questo strano 150esimo non ci sentiamo dell'umore adatto a gonfiare arrogantemente il petto come faranno molti rappresentanti "di destra"; nè ad indottrinare le masse esaltando la bellezza e la perfezione della democrazia com'è tipico degli uomini "di sinistra".
Oggi il nostro unico, disinteressato commento sarà:
CARA ITALIA, TANTI AUGURI.....DI PRONTA GUARIGIONE!!!

Circolo 28 Ottobre - Verona Est

1 commento:

Vincenzo Trigila ha detto...

L' Italia ha bisogno di un conduttiero fiero di essere italiano e non di gente seccessionista che ci vogliono far credere che ci stanno facendo un favore http://www.ilduce.info