giovedì 13 novembre 2008

L'ITALIA S'E' DESTA?

Dopo 63 anni di quasi assoluto silenzio ed asservimento al colonialismo made in U$A, iniziano a vedersi segnali importanti dal nostro attuale governo.....pur non trattandosi di motivazioni idealistiche ma di pura convenienza economica, si dimostra di essere lungimiranti e si fa comunque un bel passo avanti sul piano della reputazione internazionale.

Meglio tardi che mai!

BERLUSCONI: LO SCUDO SPAZIALE UNA PROVOCAZIONE VERSO LA RUSSIA

SMIRNE - "La Federazione russa è stata provocata". Silvio Berlusconi sottolinea come "si sia arrivati alla contrapposizione di due arsenali nucleari capaci di distruggere l'intera popolazione mondiale". Il nostro premier parla al termine del vertice italo-turco a Smirne e avverte sui rischi, in merito alle frizioni tra Washington e il Cremlino, e al dispiegamento di armi nucleari, di una "casualità che non escluderebbe qualche errore che porti addirittura alla distruzione del mondo". Le "provocazioni" da parte dell'Occidente avrebbero quindi generato a Mosca "reazioni di fermezza". Da qui l'invito a Usa e Russia a "fissare un incontro per evitare di tornare ai decenni terribili della guerra fredda, cosa che il mondo non può accettare", tornando a quello che è stato lo spirito di Pratica di Mare. "Diciamolo chiaro - sostiene Berlusconi - la Russia ha subìto delle provocazioni, con il progetto di collocare i missili in Polonia e Repubblica Ceca, e con il riconoscimento del Kosovo così come con l'ipotesi di un ingresso di Ucraina e Georgia nella Nato". La sortita del Cavaliere segue il no di Mosca alle proposte di collaborazione avanzate dagli Stati Uniti per fugare le preoccupazioni russe sullo scudo antimissile. "La Russia è pronta a cooperare con gli Usa sulla sicurezza europea, ma considera insufficienti le proposte presentate", ha riferito un portavoce del Cremlino. "L'attuale amministrazione vuole escludere a tutti i costi qualsiasi discussione, in questo modo sarà il nuovo presidente a portare la responsabilità di ciò che hanno fatto", ha aggiunto la fonte. La presa di posizione è arrivata proprio mentre a Mosca era in visita il numero tre del Dipartimento di Stato americano, William Burns, per incontrare il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, e nello stesso giorno in cui il presidente russo, Dmitry Medvedev, ha incassato il sì di Vladimir Putin all'estensione del mandato presidenziale da quattro a sei anni. Ma anche nel giorno in cui Teheran ha testato un nuovo missile balistico in grado di raggiungere Israele o il sud dell'Europa. Medvedev aveva annunciato lo schieramento di missili Iskander nell'enclave di Kaliningrad, tra Lituania e Polonia, come risposta allo scudo; l'amministrazione Bush ha voluto però nuovamente chiarire che "il sistema di difesa missilistico", come ha riferito il portavoce della Casa Bianca, Gordon Johndroe, "è progettato a difesa dagli Stati-canaglia"

Persino Frattini!

Altro monito agli Usa: basta provocare Mosca!
Gli Stati uniti dovrebbero "cambiare approccio" sulla questione della dislocazione di elementi dello scudo antimissilistico in Europa orientale nell'ottica della costruzione d'un "nuovo ordine di sicurezza" in Europa. L'ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano la Repubblica. Frattini, sostenendo che l'Europa, e l'Italia di Silvio Berlusconi, possono "fare la differenza", ha prospetta uno scenario in cui "un'amministrazione americana impegnata sull'Afghanistan più che in passato, proiettata verso l'Asia più di quanto non abbia fatto (George W.) Bush, non potrà permettersi un guerra fredda con la Federazione russa". Insomma, ha continuato, l'America del neo-presidente Barack Obama "non si potrà permettere di schierare lo scudo antimissile in Polonia e Repubblica ceca perché non si può permettere i missili russi a Kaliningrad, l'enclave russa circondata da paesi dell'Ue". Il capo della diplomazia italiana ha auspicato che si apra "una prospettiva in cui Europa, Russia e America costituiscano insieme un nuovo ordine di sicurezza", che non vuol dire rinunciare al ruolo della Nato, ma vuol dire "costruire una strategia condivisa sulla non proliferazione nucleare, sulla nuova architettura di sicurezza in Pakistan-Afghanistan". Alla domanda se queste considerazioni vadano intese come la volontà di suggerire agli Usa di rinunciare allo scudo in Europa, Frattini ha risposto che il consiglio è di "cambiare approccio". La Russia, ha spiegato il ministro, "sbagliando ha interpretato male lo scudo antimissile americano, l'ha considerato un segnale d'inimicizia". Quindi la situazione va ribaltata, "perché quando (Dmitri) Medvedev annuncia missili a Kaliningrad significa missili al centro della Lituania". Prudenza, secondo Frattini, deve essere esercitata anche sull'allargamento della Nato a Georgia e Ucraina. "Il vertice di Bucarest - ha concluso il ministro - ha preso delle decisioni, ma accelerare quelle decisioni sin dal prossimo dicembre sarebbe un altro segnale che non aiuterebbe nei rapporti con la Russia".

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