La notte tra il 23 e il 24 agosto 1943 l'eroe di guerra Ettore Muti viene assassinato a Fregene, in provincia di Ravenna, dopo essere stato arrestato dai Carabinieri. Le informazioni date dai mezzi di comunicazione, manipolate dall'alto, parlano di un'incidente: "... egli si dava alla fuga ma, inseguito e ferito da colpi di moschetto sparati dai Carabinieri, decedeva". Tuttavia, analizzando la situazione politica di quell'estate, si intuisce che la realtà è ben diversa. Prima di formulare ipotesi è opportuno però scorrere rapidamente la vita di Ettore Muti.
Nato a Ravenna nel 1902, di temperamento ribelle, a tredici anni scappa di casa per partecipare alla Grande Guerra. Dopo qualche settimana i Carabinieri lo rimandano a casa perché minorenne. Ci riprova nel '17, falsificando i documenti e contando sul suo fisico da adulto: riesce nell'intento, e si distingue in molte azioni di combattimento. Entra a far parte degli Arditi, ed una notte parte assieme ad un gruppo di 800 soldati per un rischiodo assalto: sopravviveranno soltanto in 22. Le autorità, volendo decorarlo con la medaglia d'argento, scoprono la sua età e lo mandano a casa. Nel 1919 si iscrive ai Fasci di Combattimento.Partecipa all'impresa fiumana, e conosce Gabriele d'Annunzio, che lo battezza "Gim dagli occhi verdi". Consegue il brevetto di volo, e si distingue in numerose azioni ardite, prima in Etiopia e poi in Spagna, dove si guadagna varie medaglie d'Argento, una d'Oro, e l'Ordine Militare di Savoia.
Si distingue ancora in Albania e nella Seconda Guerra Mondiale, quando compie un volo (ritenuto impossibile) di 4500 km, per bombardare i pozzi petroliferi del Golfo Persico.
Al momento dell'uccisione, Muti era tornato da poco da una missione in Spagna, Ettore Muti, ancora oggi, detiene il record mondiale di ore di volo in guerra, e quello italiano per le medaglie conquistate in battaglia.
Riepiloghiamo qui i suo ineguagliato medagliere:
Si distingue ancora in Albania e nella Seconda Guerra Mondiale, quando compie un volo (ritenuto impossibile) di 4500 km, per bombardare i pozzi petroliferi del Golfo Persico.
Al momento dell'uccisione, Muti era tornato da poco da una missione in Spagna, Ettore Muti, ancora oggi, detiene il record mondiale di ore di volo in guerra, e quello italiano per le medaglie conquistate in battaglia.
Riepiloghiamo qui i suo ineguagliato medagliere:
Decorazioni italiane:
1 Medaglia d'Oro al Valore Militare
5 Medaglie d'Argento al Valore Militare
4 Medaglie di Bronzo al Valore Militare
5 Croci di Guerra
3 Promozioni di Guerra
Decorazioni spagnole
2 Medaglie al Valore (di cui una d'Oro)
1 Medaglia d'Oro al Valore Militare
5 Medaglie d'Argento al Valore Militare
4 Medaglie di Bronzo al Valore Militare
5 Croci di Guerra
3 Promozioni di Guerra
Decorazioni spagnole
2 Medaglie al Valore (di cui una d'Oro)
Decorazioni tedesche:
2 Croci di Ferro
2 Croci di Ferro
Nel sito del Quirinale, dove sono raccolte le liste dei decorati, la Medaglia d'Oro conferita ad Ettore Muti viene così motivata:
"Ufficiale superiore pilota, volontario fra i primi in una missione di guerra combattuta per l’affermazione dei più alti ideali fascisti, si distingueva per eccezionale attività bellica svolta con ammirevole fervore e con dedizione assoluta. Già distintosi precedentemente per valore e coraggio e sempre pronto ad ogni più rischiosa missione, eseguiva nel periodo di un anno oltre 160 azioni di bombardamento colpendo efficacemente il nemico nei più lontani e vitali obiettivi. Più volte attaccato dai caccia avversari, durante l’espletamento della sua ardimentosa attività di bombardiere, impegnava, per tredici volte aspro combattimento in condizioni di assoluta inferiorità, riuscendo sempre a respingere gli attacchi e conducendone due vittoriosamente con l’abbattimento in fiamme di due apparecchi avversari.
Cielo di Spagna, aprile 1937 - aprile 1938"
Cielo di Spagna, aprile 1937 - aprile 1938"
Le sue imprese, la grande fama di cui godeva in Italia e all'estero, un bel fisico e ad un grande fascino, crearono attorno a Muti l'immagine di eroe unanimamente riconosciuto dal popolo.
È chiaro dunque come, arrestato Mussolini il 25 luglio 1943, si temesse che Muti prendesse le rendini del fascismo e lo guidasse a ribellarsi al colpo di Stato: il ravennate doveva dunque essere eliminato. Per rendersene conto basta leggere le parole che Pietro Badoglio scrisse al capo della Polizia: «Muti è sempre una minaccia. Il successo è possibile solo con un meticoloso lavoro di preparazione. Vostra eccellenza mi ha perfettamente compreso».
È chiaro dunque come, arrestato Mussolini il 25 luglio 1943, si temesse che Muti prendesse le rendini del fascismo e lo guidasse a ribellarsi al colpo di Stato: il ravennate doveva dunque essere eliminato. Per rendersene conto basta leggere le parole che Pietro Badoglio scrisse al capo della Polizia: «Muti è sempre una minaccia. Il successo è possibile solo con un meticoloso lavoro di preparazione. Vostra eccellenza mi ha perfettamente compreso».
Non importa se la dominante cultura di sinistra ha volutamente gettato nell'obblio la più eroica figura italiana dello scorso secolo.
Noi del Circolo 28 Ottobre, che non accettiamo i falsi miti che i mezzi di comunicazione erigono e distruggono periodicamente, vogliamo ricordare Ettore Muti, a 65 anni dalla sua scomparsa, come esempio di dedizione e di tenacia, di determinazione e di nobiltà d'animo.
Domenica 24 alle ore 10.30 nella chiesetta del Cimitero di Ravenna, dove l'eroe è sepolto, su iniziativa degli Arditi di Ravenna e Bologna, Ettore Muti sarà commemorato. Seguirà una riunione conviviale presso il ristorante "La Pritona" al Lido Adriano in Viale Botticelli 4.
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